PORTE ED INGRESSI: tra significato simbolico e funzionalità

La prima cosa che ci apprestiamo ad osservare e che susciterà in noi la prima impressione nell’accedere ad un edificio, sarà la visione della sua porta, dell’ingresso. Questo spazio composto da molteplici elementi, fattori e sensazioni, è l’importante teatro dei due momenti che si vivono entrando e uscendo da una struttura, il primo e l’ultimo contatto che avviene con la costruzione.

Concettualmente con il termine porta siamo ad intendere un’apertura che opera alla creazione di connessione e collegamento, e seppur si proponga ad elemento di unità, nello stesso momento è proprio ciò che determina separazione e chiusura.

È esattamente nello stesso punto di unione che dividerà l’interno dall’esterno, il dentro dal fuori, una separazione netta della nostra privacy, della nostra intimità e delle nostre cose messa come a barriera protettiva dal mondo esterno tenuto così fuori.

L’aprirsi e il chiudersi di una porta è un atto carico di significati, emblema del lasciare passare o del fermare elementi, persone e situazioni, diventando per eccellenza metafora utilizzata nel tempo per rappresentare teorie e concetti; è la gestualità stessa dell’aprirla e del chiuderla a dare vita o a precludere l’accesso a nuovi mondi e situazioni, trasformandola in importante simbolo di connessione o di chiusura.

Intrise di così tanti e importanti significati, le porte si delineano ad immagine espressiva di situazioni ed emozioni di pensieri filosofici ed artistici di tutti i tempi: tra le più alte rappresentazioni che le vedono protagoniste si trova la Divina Commedia di Dante Alighieri, dove diventano simbolico elemento di passaggio e riflessione, cariche di osservazioni profonde.

L’idea simbolica concettuale che detiene la porta ed i suoi significati rimane quasi immutata nel tempo, a differenza dello sviluppo dal punto di vista architetturale che segue invece un suo corso evolutivo ed innovativo.

La mutazione strutturale e quindi estetica avvenuta, ha portato alla trasformazione stessa di porta in termini tecnici.

Da sempre vista come elemento secondario nella progettazione di una struttura, evince gli ideali e si impone come elemento portante e principale nella complessità architettonica strutturale.

L’archetipo di porta considerata solo come strumento complementare ai fini architettonici viene superata, rimane in risalto la sua principale funzione di apertura-passaggio e chiusura-protezione, ma si eleva a elemento strutturale, essa stessa volto principale dell’edificio.

La massima espressione dell’unione tra performance tecniche ed estetica si realizza in queste porte-protagoniste, dove lo stile e le peculiarità estetiche che le caratterizzano si trasformano nel biglietto da visita dell’edificio; la visione di un accesso ove traspare la cura della ricerca del dettaglio e l’alta qualità del prodotto lo rende ancor più unico ed esclusivo.

La porta, prima emozione da vivere in una casa, con la sua estetica renderà l’immagine tra interno ed esterno del mondo, unica e speciale.